Benvenuti in questo nostro articolo di oggi nel quale affronteremo l’argomento relativo a come si deve potare la lavanda e a quando farlo. Per prima cosa parliamo di questa bellissima pianta aromatica che viene apprezzata per i suoi fiori profumati oltre che per le sue proprietà benefiche. L’olio essenziale di lavanda, per esempio, possiede delle proprietà sedative, antidepressive e ansiolitiche importanti legate ala presenza di linalolo acetato.
Coltivare la lavanda non è affatto qualcosa di difficile ma è pur vero che richiede delle cure importanti come ad esempio la sua potatura in quanto si tratta di un’operazione fondamentale per riuscire a mantenere la pianta ben rigogliosa, produttiva e soprattutto sana. Inoltre la potatura favorisce la circolazione dell’aria tramite la pianta andando a ridurre il rischio di malattie fungine.
Quindi, perché si deve sempre potare la lavanda?
Sappiamo bene che la procedura di potatura favorisce la crescita di nuovi germogli e da anche una forma armoniosa e compatta alla pianta stessa oltre al fatto che elimina tutti i rami secchi, legnosi o danneggiati. Questo, come già detto, riesce anche a prevenire le malattie e i parassiti oltre a stimolare la prodizione degli oli essenziali importanti e soprattutto utili per molteplici ragioni.
Attenzione però, perché se non si pota in maniera corretta allora la pianta tenderà a diventare sempre più debole e disordinata. Infatti i rami legnosi o anche qualche gambo possono spezzarsi sotto il peso dei fiori. Di fondamentale importanza è anche potare nel periodo giusto che in questo caso risulta essere in autunno e in primavera.
Ma come si pota la lavanda?
Come abbiamo già detto qui sopra, potare la lavanda non è affatto un’operazione difficile ma richiede comunque degli accorgimenti specifici. Intanto bisognerebbe munirsi di forbici e cesoia pulite e soprattutto affilate al fine di evitare di danneggiare o infettare la pianta in maniera del tutto irreparabile e comunque bisognerebbe sempre utilizzare dei guanti per proteggersi. Ma scopriamo di più:
- scegliere il giusto momento della giornata;
- eliminare i rami secchi e malati;
- dare una forma arrotondata;
- tamponare le ferite;
- raccogliere poi i rami e i fiori usandoli per profumare.
Il momento giusto della giornata risulta essere al mattino presto oppure alla sera ovvero sempre quando il sole non è più così forte e in questi casi devono essere eliminati i rami secchi e danneggiati tagliandoli alla base oppure al punto in cui si incontrano con un ramo perfettamente in salute. A questo punto bisognerebbe dare alla lavanda una forma arrotondata e compatta tagliando gli steli in modo uniforme.
Si deve poi proseguire tamponando le varie ferite con un po’ di mastice cicatrizzante o magari con della cenere di legna al fine di favorire al meglio la guarigione ma soprattutto per riuscire a prevenire le varie infezioni che potrebbe contrarre. Infine si può decidere di raccogliere i rami tagliati e i fiori secchi per utilizzarli come profumatori per ambienti ma anche oli e saponi.