Il susino, o Prunus domestica, è un albero da frutto molto comune in Italia, appartenente alla famiglia delle Rosacee. Viene coltivato principalmente per le prugne, un frutto molto dolce e zuccherino con diverse proprietà interessanti come ad esempio la ricchezza di vitamine e sali minerali e fibre. Proprio le fibre lo rendono uno dei frutti più consumati al mondo.
Le prugne, infatti, sono spesso consumate secche come snack poichè si tratta di un alimento perfetto per regolamentare il la digestione in virtù delle sue proprietà lassative, ma ovviamente sono apprezzate anche fresche. Coltivare il susino, però, non è così semplice come si può pensare ma richiede delle cure particolari; vediamole.
Caratteristiche e cura del susino
Si tratta di un albero a tronco eretto, con fiori che sbocciano in primavera e il cui colore può variare dal bianco al rosa; può raggiungere un altezza compresa tra i 4 e i 10 metri a seconda di condizioni climatiche, suolo e cura nel tempo. Si distinguono due gruppi principali: il gruppo europeo, Prunus domestica, e quello asiatico (Prunus salicina).
Le varietà europee sono più resistenti al clima freddo e i frutti si distinguono per la loro forma allungata; le varietà asiatiche, al contrario, si adattano bene in climi caldi e i frutti prodotti hanno forma più tondeggiante. Quando decidete di piantare un susino in giardino partite da queste considerazioni iniziali per la scelta.
Quando potare il susino
Avere un susino sano e produttivo non è sempre facile e alcune operazioni essenziali sono d’obbligo; irrigazione, concimazione e potatura sono quelle più importanti. Ricordate di innaffiare regolarmente l’albero, specialmente durante il primo anno di crescita e nei periodi di siccità e considerate un’applicazione regolare di concime ricco in azoto. Fatto questo, la potatura è la terza operazione immancabile poiché previene il rischio di malattie o parassiti quali:
- Monilia
- Ruggine
- Cocciniglie
- Afidi
Funghi e malattie, infatti, sono tra le principali cause di produzione fruttifera irregolare e/o scarsa nonchè di altri disturbi dell’albero. La monilia è un fungo che causa muffa sui frutti e disseccamento dei rami; la Ruggine, invece, indebolisce la pianta e si riconosce per le macchie sulle foglie. Afidi e cocciniglie, poi, rientrano nel campo dei parassiti.
Questi piccoli insetti si nutrono della linfa dell’albero e lo indeboliscono. La potatura è uno dei rimedi migliori per contrastare la comparsa di questi ospiti indesiderati e va fatta in due momenti; la potatura di formazione viene fatta nei primi anni e serve per aiutare l’albero a crescere bene; la potatura di produzione si esegui quando questo e maturo, una volta l’anno, per eliminare le parti malate o secche e aiutarlo in una migliore produzione.