Coltivare topinambur: ecco cosa sapere prima di iniziare

Tradizionalmente conosciuto come il carciofo di Gerusalemme, e tante altre nomenclature il topinambur è assolutamente un ortaggio da tenere in considerazione tra quelli consumati nel suo tubero, un po’ come avviene per le tradizioniali patate e patate americane, originaria anche questa del continente americano ed apprezzata per la coltivazione diffusa.

Molto presente nelle cucine d’oltreoceano, adottata in quantità minore anche in Europa mentre decisamente in quantitativi maggiori in Asia, fa della duttilità uno dei perni principali, in quanto ha un sapore adattabile al tipo di cottura, e nel campo dell’agronomia risulta essere tra le varianti più resistenti in senso assoluto, riuscendo adattarsi con grande facilità. E’ anche possibile imparare a coltivare topinambur nel proprio orto.

L’altra patata

E’ molto diffuso come detto anche con altri nomi come rapa tedesca o anche Girasole del Canada in quanto ha una forma di fioritura che ricorda in maneira relativa proprio quella del famoso fiore dalla tonatica gialla. Può essere un eccellente tipo di tubero che può aiutarci ad imparare a coltivare le piante in senso generale in quanto richiede poche attenzioni.

Ci sono però alcune cose da conoscere prima di impegnarci nella produzione di questo tubero, che viene sviluppato in periodi analoghi e successivi a quello dei fiori che possono quindi essere dei segnali proprio con la fioritura di un vero e proprio punto di maturazione. Ha bisogno di poche attenzioni ed è possibile praticamente “dimenticarsene”.

Coltivazione topinambur: cose da sapere

La coltivazione può avvenire con la fine delle gelate, quindi a seconda di dove ci troviamo, va bene scegliere un periodo compreso tra febbraio e marzo, possibilmente una zona soleggiata è considerabile la migliore in senso assoluto, anche se una volta cresciuta la pianta resiste bene anche a condizioni meno esposte al sole.

  • E’ una buona idea interrare i tuberi in un ambito abbastanza circostcritto, in quanto se lasciata libera di crescere, può diventare infestante
  • Meglio optare per una porzione non troppo grande come un aiuola
  • Basta fare delle buche in un terreno, di almeno una 15ina di cm e porvi i tuberi all’interno per poi coprirli con il terreno
  • I tuberi vanno piazzati con l’apice verso l’alto così da crescere meglio

Inizialmente il terreno va tenuto ben umido, e questo è particolarmente importante durante il periodo estivo, essendo una specie che assorbe molta acqua e in condizioni di fioritura (intorno alla primavera) questo può compromettere anche la produzione dei tuberi, che sono generalmente raccolti intorno alla fine dell’estate oppure inizio autunno.

I fiori sono accompagnati da una produzione di foglie importante, che possono avere un aspetto rotondo oppore frastagliato, i fiori sono decisamente eleganti e conditi da un colore giallo acceso, non troppo grandi. Quando questi iniziano a seccarsi ed appassire, è segno che il tubero può essere rimosso per poter essere utilizzato in cucina

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