Considerata una pianta miracolosa da molti, ed al tempo stesso una molto meno “incredibile” ma comunque interessante, l’aloe vera risulta essere sicuramente parte di tante culture differenti, arrivata in Italia in realtà da diversi decenni ma letteralmente esplosa nella diffusione in pochi anni, grazie anche ad internet. E’ facilmente possibile coltivare aloe vera.
Naturalmente essendo una pianta grassa ha bisogno di cure un po’ particolari ma è sufficientemente duttile da essere possibile farlo con enorme facilità anche da parte di chi ha sostanzialmente zero esperienze nella cura delle tipologie vegetali. La particolarità dell’aloe vera (che è solo una, seppur la più diffusa variante di questa tipologia) è la capacità di svilupparsi anche se viene tagliata.
Come coltivare l’aloe vera
E’ possibile aspettarsi una ampia diffusione dei metodi di utilizzo dell’aloe vera, che ha una enorme applicazione in particolare nella cosmesi: la parte interna, che vede la presenza di una sorta di gel che è anche la chiave del suo utilizzo essendo una sostanza dalle ottime capacità emollienti, idratanti e cicatrizzanti, considerata praticamente miracolosa.
Anche se non è così, coltivare una pianta di aloe vera è sicuramente una buona idea perchè permette senza dubbio di poter contare su una pianta anche esteticamente interessante e che richiede fondamentalmente poche cure. L’aloe vera infatti può svilupparsi preferibilmente in una condizione di ambiente soleggiato ma vive bene anche a mezz’ombra.
Cose da sapere
In vaso è facile da coltivare, semplicemente utilizzando un pezzo di un’altra aloe vera, selezionata tramite il sistema della talea: è importantissimo però seguire il concetto biologico della pianta che necessita di un terreno molto drenante, quindi circa 1/4 della parte inferiore del contenuto del vaso devono essere risultanti in argilla espansa, ghiaia, o sassolini.
- Questo perchè il natura l’aloe rientra tra le piante xerofile, ossia abituate a restare a lungo senza acqua
- Ciò le porta a proliferare in ambienti aridi e resistere a lungo senza pioggia
E’ sufficiente semplicemente fare una sorta di “buca” nel mezzo del terreno che abbiamo utilizzato per il vaso, poi posizionarla al centro, e coprire leggermente i contorni. In questa prima fase conviene non irrigare quasi per nulla, in quanto la pianta in questa fase iniziale è molto delicata, e seguendo il processo naturale avrà bisogno di almeno una settimana per attecchire.
Il periodo migliore è quello primaverile ed estivo, ancora meglio se abbiamo la possibilità di sviluppare più piante nello stesso vaso o in giardino, in quanto l’impollinazione dell’aloe vera è incrociata, quindi tende ad auto riprodursi con facilità in presenza di altre. L’irrigazione deve essere sempre in grado di defluire nelle sue quantità in eccesso dal vaso.