La potatura delle vite è una fra le operazioni più delicate da effettuare: la sua buona riuscita farà la differenza fra un’uva di alta qualità e un’uva di bassa qualità. Queste piante vanno potate nei periodi giusti: sbagliare il momento potrebbe compromettere il raccolto. Nelle righe seguenti vedremo quando è il mese più indicato per sfoltire le viti e come farlo.
In realtà la vite richiede due diverse potature: una invernale e una estiva. Durante il periodo invernale, quando le piante sono dormienti, sarà necessario intervenire con una potatura profonda e accurata. La potatura secca, così viene chiamata, dovrà avvenire fra novembre e marzo. Più avanti suggeriremo il momento migliore per potare.
Ecco quando potare la vite
In genere le viti vanno potate a gennaio o a febbraio. La scelta del momento in cui effettuare la potatura è particolarmente delicato perché si si comincia troppo in là nel tempo, si corre il rischio di indebolire le piante. L’ideala sarebbe praticare quest’operazione, quando le viti sono ancora in riposo vegetativo, in grado, quindi, di tollerare meglio le ferite procurate dai tagli.
Se, però, c’è il rischio di un colpo di coda dell’inverno e una conseguente gelata tardiva, ritardare di poco la potatura potrebbe essere un espediente utile a prolungare il riposo vegetativo. Quando le viti da potare sono molte e non si può aspettare troppo tempo, l’ideale sarebbe cominciare dopo che le piante si sono spogliate delle loro foglie ed è arrivato il freddo, intorno a dicembre.
Potatura delle viti: gli errori da non compiere
La potatura delle piante va sempre effettuata nei periodi giusti, altrimenti si rischia di ostacolare la loro successiva attività vegetativa e produttiva. Quando si parla di viti, scegliere il mese migliore è ancora più importante, per far sì che le piante abbiano tutto il tempo necessario a recuperare dopo la loro produzione. Ecco quali sono i mesi sbagliati per potare le viti:
- ottobre: le viti non hanno ancora recuperato
- novembre: le temperature sono ancora troppo miti
Potare subito dopo la vendemmia è uno sbaglio da non compiere, se si vuole mantenere le viti in buona salute. Dopo la produzione di uva, queste piante hanno bisogno di tempo per recuperare i nutrienti dalle loro foglie, prima che cadano. Nutrienti che serviranno a rafforzare il tronco e le radici.
I mesi giusti in cui praticare questo intervento sono compresi fra dicembre e aprile, tenendo conto che, in genere, gennaio e febbraio sono quelli migliori. A fare la differenza saranno le caratteristiche climatiche della regione in cui ti trovi, quando cominciano ad abbassarsi le temperature; se c’è il rischio di gelate tardive.