I finocchi sono degli ortaggi buonissimi che non vengono utilizzati solamente per creare delle insalate davvero appetitose, ma che sono molto validi sotto il frangente nutrizionale, motivo per cui compaiono molto spesso all’interno delle diete, anche di quelle più restrittive. Il finocchio poi riesce ad appagare la sazietà dell’individuo, motivo per cui se ne possono mangiare in grandi quantità senza temere la ripercussione di eventi collaterali che potrebbero manifestarsi in seguito.
Per questa ragione e per tanti altri motivi conviene avvicinarsi all’ambito della coltivazione dei finocchi, in maniera tale da poterne disporre in abbondanza ogni volta che ne dovesse emergere la necessità. Scopriamo dunque i tre trucchetti del giardiniere esperto che ci permetteranno di capire come coltivare i finocchi e ottenere un raccolto di successo.
Alla scoperta dei finocchi
Quando parliamo di finocchi ci riferiamo ad una categoria di ortaggi che si distingue per la presenza di una base molto ampia e stratificata che sulle estremità presenta dei gambi con delle foglioline molto rade. Questa pianta sembra avere origine asiatiche, ma grazie al clima mediterraneo è riuscita ad adattarsi anche alla nostra penisola, diventando parte integrante delle ricette della nostra tradizione. Questo ortaggio però richiede davvero tanto tempo per dare alla luce i suoi frutti, tanto che dalla semina al raccolto della pianta potrebbero valerci diversi mesi.
Normalmente il finocchio utilizzato per creare insalate e antipasti, ma sono davvero tanti gli elementi che contribuiscono a renderlo un alimento degno di nota. È infatti ricco di vitamine, sali minerali e sostanze che possono fare davvero bene alla salute e che, in alcune occasioni, possono correggere alcune condizioni di malessere come il vomito e l’astenia. Sembra inoltre che il finocchio riesca ad avere un ruolo molto importante nella gestione del ciclo mestruale, andando ad interferire con il senso di dolore legato a questo fenomeno.
Tre trucchetti per coltivare il finocchio
Dopo aver elencato la lunga lista di benefici che il finocchio offre a chi decide di consumarlo è impossibile non provare un po’ di interesse anche nella coltivazione dell’ortaggio in questione. In questo modo avremo infatti la possibilità di osservare la crescita di un prodotto che potremmo seguire dalla fase della semina a quella della raccolta, beneficiando quindi di un tesoretto al quale abbiamo dato vita a noi stessi. A tal proposito è importante sapere che:
- La buca che accoglierà il seme del finocchio deve essere molto profonda
- La semina deve avvenire ad agosto ma può essere protratta fino a ottobre
- L’irrigazione deve avvenire con cadenza regolare
Dopo aver scelto il terreno atto ad accogliere questo tipo di coltivazione bisognerà quindi dar vita a delle buche molto profonde almeno 40 cm che accoglieranno i semi di finocchio. Questi tenderanno ad espandersi, motivo per cui le varie piante non devono essere troppo vicine l’una con l’altra. Il periodo ideale per procedere alla semina è quello che va da agosto ad ottobre e ovviamente gli esemplari che verranno seminati prima avranno la possibilità di essere raccolti in maniera anticipata rispetto agli altri.
Per quanto riguarda l’irrigazione, invece, questa deve essere regolare e diventare quotidiana soprattutto laddove le temperature siano troppo elevate. Anche in questo caso però è importante rovesciare l’acqua non sulla pianta ma sul terreno, il quale deve rimanere sempre umido. Ecco, dunque, come avviare una coltivazione di finocchi con successo e senza troppo sforzo.